lunedì 27 gennaio 2014

Per non dimenticare....

Scusate la mia assenza, ma gli esami sono alle porte! Questo però non mi impedisce di pubblicare una bellissima poesia utile a non spegnere mai la luce su quell'orrore che fu! 

Un paio di scarpette rosse



C’è un paio di scarpette rosse

numero ventiquattro

quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C’è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.


Joyce Lussu

martedì 10 dicembre 2013



Navigando in internet ho trovato questo interessante sito che mi ha riportato indietro nel tempo, alla mia infanzia. Siamo ormai nell'atmosfera natalizia e credo che questo post cada a pennello =D
Si tratta, infatti, della favola di Charles Dickens "Cantico di Natale". Buona visione!




http://lafatablu.altervista.org/Natale/dickenshome.html

sabato 23 novembre 2013

Salve a tutti! :D 
mi è stato chiesto dal mio professore di tecnologie dell'istruzione quale immagine secondo il mio parere possa rappresentare il web e una delle sue metafore. Ammetto che inizialmente non è stato facile trovare un'immagine adeguata in quanto nella mia visione di web erano presenti troppi particolari diversi tra loro e non facili da trovare insieme. Alla fine però mi ritengo soddisfatta del risultato. Questa è l'immagine che ho scelto:

Secondo il mio parere, racchiude in pieno quella che può essere definita una metafora di internet. In questo particolare cubo di Rubik rivedo ciò che il web rappresenta: una serie di tasselli che possono essere interconnessi e che insieme vanno a formare il favoloso mondo di internet. Dai social ai motori di ricerca, passando per i blog, questa immagine mi dà anche il senso della complessità e della varietà del web, in cui sono presenti svariati colori e sfumature. 

mercoledì 13 novembre 2013

Filastrocca "B.P."





Tutte le lettere dell'alfabeto 
hanno un suono vivace e lieto 
tranne l'Acca che, come si sa, 
un suono proprio non ce l'ha. 
Ci sono lettere importanti: 
l'A che a tutte sta davanti, 
del suo primato è molto orgogliosa 
e porta sempre la Maglia rosa; 
la Zeta, con cui si scrive «zero», 
è più temuta dell'Uomo Nero. 
Ci sono lettere buone e care 
come la G del verbo giocare.
Certe lettere vanno in coppia, 
e la T spesso si raddoppia... 
Ma la coppia più speciale, 
famosa su scala internazionale, 
è quella che vedete qui: 
una B. con una P. 
B.P... Che vuol dire? Pensateci un po':
forse Buon Pranzo... forse Buon Pro... 
Oppure... Buona Passeggiata? 
Trovate da soli la ... Bella Pensata.

Gianni Rodari

La scala Forrester

Ci sono molti modi di concepire la rete e dall’uso che ne facciamo nasce anche il modo con cui la interpretiamo. Vi segnalo una interessante scala (scala Forrester) che distingue sei possibili usi: 1. Creatori quelli che pubblicano on line creando blog, pagine web… 2. Partecipanti critici che commentano (come voi in questo blog…) e discutono on line 3. Partecipanti collezionisti che raccolgono contenuti di vario genere 4. Partecipanti che usano social network (ad esempio facebook) 5. Lettori simpatizzanti che leggono, sentono contenuti o contenuti on line 6. Inattivi. Lo  schema mi sembra utile. Lo considerate valido? In quale livello vi riconoscete? È a quale livello vorreste arrivare? Raccontate delle vostre pratiche di uso della rete… Leggerò volentieri…